Il canto popolare è sicuramente una delle più importanti espressioni umane, che ci permette di comprendere il nostro passato, quel passato più o meno recente su cui si fondano le nostre radici. Attraverso il canto popolare si percepiscono le condizioni sociali dei nostri antenati, i loro bisogni umani legati al lavoro, all’amore, alla religione, ai giochi. Si tratta di canti nati spontaneamente dalla gente comune, senza la mediazione di un compositore che ne interpreti i sentimenti e per questo basati su un linguaggio povero, ripetitivo ma sincero e diretto. Proporlo a scuola diventa quindi fondamentale non solo in ambito musicale ma anche in quello storico, sociale, linguistico, religioso, culturale.
Questo libro è stato pensato proprio per fornire agli insegnanti della Scuola di Base dei percorsi analitici su vari materiali musicali della tradizione popolare italiana, con le indicazioni sul loro utilizzo attraverso attività di ascolto, di riproduzione vocale (all’unisono e a più voci), riproduzione strumentale con lo strumentario melodico a disposizione della classe, di accompagnamento ritmico eseguito con body percussion, strumentario ritmico o materiale di recupero. Inoltre, si analizzano dei procedimenti compositivi dell’epoca che vengono poi riproposti attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Il CD contiene 33 canti provenienti dalle varie regioni italiane di cui 28 sono registrazioni effettuate dai più illustri etnomusicologi del secolo scorso direttamente sui luoghi di provenienza dei canti. Tra questi ci sono Bella ciao (sia nella versione partigiana che in quella della risaia), Mamma mia dammi cento lire, Tutti mi dicon Maremma, Nebbia alla valle, Canti di tonnara, solo per citarne alcuni. Gli altri 5 canti sono stati realizzati in classe e durante un corso di formazione.