Il racconto approfondito della vita e della carriera del più grande chitarrista venezuelano di tutti i tempi. Dalle umili origini, in una famiglia rurale residente a La Candelaria, alle tournée di concerti in tutta Europa e America, i dischi, i riconoscimenti e i successi che gli hanno spalancato le porte della leggenda. Il suo amore sincero per l’Italia, dove risiedette a lungo, trovò moglie e che considerò sempre la sua seconda patria.
La figura di Alirio Díaz (1923) è generalmente collegata alla galassia dei seguaci di Andrés Segovia, sebbene in un ruolo privilegiato: una sorta di investitura conferitagli dal grande maestro, che lo volle suo assistente e sostituto nei corsi dell’Accademia Chigiana di Siena.
Il saggio di Alejandro Bruzual smonta il paradigma che vorrebbe classificare Díaz come un satellite segoviano, lasciando emergere una radicale differenza – di indole filosofica e culturale prima ancora che specificamente artistica – tra i due maestri.
La pagina della storia della chitarra scritta da Alirio Díaz è dunque frutto di una vocazione propria, appartenente al mondo della musica venezuelana e, più ampiamente, latino–americana.
Alejandro Bruzual (Caracas, 1957) è PhD in letterature latino-americane ed è professore di chitarra. Ha sviluppato la sua opera come poeta, critico letterario e musicale su temi latino-americani. Ha al suo attivo più di venti pubblicazioni, alcune tradotte in inglese, portoghese, arabo, e ora in italiano. Ha vinto diversi concorsi, compresi sette Premi Municipali di Caracas nelle sezioni di musicologia, poesia e saggistica. Tra i suoi studi sulla chitarra venezuelana ha pubblicato le biografie di Antonio Lauro e di Raúl Borges e il volume The Guitar in Venezuela.